Niccolò Nisivoccia
Inedito
VARIAZIONI SUL VUOTO
La dolce liberazione di soccombere – per lasciare all’invisibile di rivelarsi.
Lo stupore del vuoto. L’emozione davanti all’ignoto.
Procedere nell’oscurità, nell’incertezza. Fare di questo la propria certezza.
L’irruzione improvvisa di un senso, di un significato – nelle sembianze di un volto.
Le figure di Francis Bacon, forme di redenzione dal vuoto.
Conoscersi è una luce, e forse una ferita.
Il piacere di svuotarsi e di farsi svuotare, nel corpo e nell’anima – di ogni succo, di ogni soffio.
Soltanto il nucleo conta. Ma è tutto molto pieno, intorno.
La tregua tra l’ora e qui e il domani. Viverne la pienezza, goderne lo stupore.
Pregare per i corpi, per la carne, per il sangue, per la terra. Fare dunque della vita stessa una forma di preghiera.
Vivere nella tua assenza. La violenza di rinunciare alla mia stessa essenza.
Fotografia di proprietà dell’autore.