Silvana Grasso è nata a Macchia di Giarre, in Sicilia. Vive tra Gela e Giarre. È filologo classico; scrive racconti, romanzi, pièce teatrali e collabora con diverse testate. Le sue opere sono state premiate con importanti riconoscimenti, tra cui il Mondello e il Brancati. L’ultimo dei suoi romanzi è “Solo se c’è Luna” (Marsilio, 2017). Le poesie qui riportate sono tratte dal volume “Me pudet. Poesie 1994-2017” (ETS, 2019), a cura di Gandolfo Cascio.
Silvana Grasso
Inediti
*
Relicta
Relitta cosa lo specchio alluciato
rimanda
relitto frastorno tra cumuli d’ombra e forre spinose
neglette presenze sul muro
che il ragno ammansisce
di trame sottili
fuliggini antiche
soavi e irridenti
vagule lune escoriate
affumate
che inganno d’arsolio disegna
tra fieri sospiri
ansanti soppalchi
del fiato.
*
Sextilis
Accade una notte d’agosto
che un murmure lento di tigli
affatichi la curva assolata
del cielo.
Accade che un tristo pirrichio
di piogge
ingravidi un calvo querceto.
Accade che danze di frigi
eunuchi
e infida malizia di joniche
spume
accorino ricci e conchiglie
tra barche timenti
velette falciate
malizia d’un pavido sole agostano.
E remi già furto dell’onda
Accade una notte d’agosto
che un timido volo d’alcione
consegni nel vuoto cilindro
all’acqua violetta del gorgo
il suo ultimo canto.
Fotografa di proprietà dell’autrice.