Andrea Piccinelli (1980) vive e lavora a Grotte di Castro (VT). Laureato in storia dell’arte, ha pubblicato due raccolte di poesia: Aporie spurie (Oedipus, 2016); Degenza autoptica (Sigismundus, 2017).
Andrea Piccinelli
Inediti
*
È sempre stato provato – a volte
saranno catene di equivoci,
autentiche omissioni. Le
profondità si uniscono – vengono
proposte delle cose da guardare. E
se non fossero sgorbi – con
i tratti leggeri della vernice
sulla carta – tra le rovine
dell’ospedale, lo avrebbe detto
meglio di tutti. Prima che sia finita,
esprime chiaramente un desiderio –
la tiene, nell’oscurità, per
rendere il grasso come briciole
per le mosche da trafiggere.
*
Mentre spiccano il salto
e si rotolano nella polvere
presentano residui geometrici
basati sulla traslazione, rombi,
fasce spezzate o linee parallele
intorno alla superficie scrostata.
Considera molto importante agire
sulle più dure pietre vulcaniche,
la riduzione dei contatti umani,
osservare i colori delle insegne.
*
Alcune riflessioni sul vantaggio
di essere ridotti come una sorta
di cicatrice. Gloria e orgoglio
si impelagarono in abbuffate
di chimica a brandelli. Fionde e pietre
non turbano nessuno. Ne parlò
quell’ingegno bizzarro che era.
Che si realizzi una vasta, profonda,
calcolata opera di repressione.
C’è chi dirige, coordina, organizza.
Fotografia proprietà dell’autore.