Giada Giordano nasce a Roma nel 1989. A tredici anni vince la Menzione d’Onore al Concorso Nazionale di Poesia “Un fiore per voi”, indetto dal Comune di Cervia. A diciotto anni scrive Sintomatologia e Simbolismo nella Visione Estetico-Decadente del XXI Secolo, che rappresenta, per lei, l’interfacciarsi con il mondo della saggistica. Nel 2014 viene selezionata per il corso di scrittura creativa indetto da Rai-Eri. Nel 2015 vince il Poetry Slam al Roma Fringe Festival. Suoi testi sono apparsi sulle riviste on line e cartacee «Voce Romana», «Euterpe», «Patria e Letteratura», «Our Poetry Archive», «Galaktica Poetike Atunis» , su «Arcipelago Itaca blo-mag» e sul «Journal of Italian Translation». Alcuni suoi testi sono in attesa di pubblicazione sul prossimo numero del “Periódico de Poesía” dell’Università del Messico. Un ulteriore suo componimento poetico figura negli «Archivi del Centro Nazionale Studi Leopardiani». È risultata finalista in vari premi di poesia.
Gaia Giordano
(Inediti)
*
Certo a lungo siamo stati
ad aspettarci, ancora le
inquietudini si fanno largo
– tra le mani – così all’arrivo
persino una carezza lascia,
per come si palesa, un dubbio.
Ha saputo guardare tra gli infissi
il nome – come a dire tieni – anche
il gesto che non si arrende sfiora
la distanza e si fa vuoto
sotto i nostri piedi, nel punto dove rimugino, dov’è la parola
di quelli che non sapevano lasciarsi,
dei primi.
*
Ma dimmi del chiaro che non vedo
oltre la linea di un palazzo all’orizzonte, poco
oltre, e di un margine che si fa piccolo se lo afferro e chiede tempo
ai vivi, a chi non giudica, a chi ci ascolta. Dimmi del vivere in contropiede
lamentare la luce, vedere le stelle
– persino.
Certe sere lo sai sono poco più di una parentesi,
ma non vedo linee o alberi, solo muri a corollare il quadro
o forse è tripudio questo
di poesia per i vivi
qualcosa che appena si muove
che viene al mondo.
Fotografia proprietà dell’autrice.