Equilibrio instabile
Lei è una goccia d’acqua
sul filo di una ragnatela
È il cerotto
su una ferita troppo grande
Lei è l’ultima moneta
Nelle tasche di un viaggiatore stanco
È un granello di polvere
Sulle ali di un Colibrì
Lei è la bussola rotta
Di una nave naufragata
È lo scintillio di una lametta
Che fissa le tue vene
Lei è un coccio di bottiglia
Nascosto nella sabbia
È la solitudine
il giorno del tuo compleanno
Lei è la preghiera
di chi non ha più fede
Lei è l’equilibrio instabile
Lei è il non aver paura…
Solitudine
Non si sentono sole le gocce rimaste sul fondo di un bicchiere dimenticato in spiaggia
Così come non soffrono di solitudine i ragni nelle biblioteche
Non sono sole le poche monete nel cappello di un saltimbanco nelle giornate di pioggia
E non sono soli nemmeno i chiodi arrugginiti caduti dalle scale di casolare abbandonato
Eppure ci sentiamo soli
Soli tra la gente
Soli nella folla
Soli cercando il nostro viso tra i frammenti di uno specchio che non riflette più
Abbandonati da un Dio straniero che ci ha dimenticati
Figli di un destino spietato che ci regala una farfalla pochi istanti prima di mezzanotte…
Vorrei
Vorrei regalarti i miei occhi
così tu possa vedere anche quando l’oscurità ti avvolge
Vorrei regalarti la mia voce
così tu possa cantare anche quando tutto intorno è silenzio
Vorrei regalarti il mio respiro, i miei polmoni, la mia forza
così tu possa correre anche quando il mondo cammina lentamente
Vorrei regalarti il mio corpo
così tu possa proteggerti quando la vita colpisce duramente
E senza nemmeno spiegarti il perché
Ma in fondo posso solo regalarti il mio nome
È davvero tutto ciò che possiedo
E mentre il tempo scorre
Lo poso dolcemente sulle tue labbra
E mentre il tempo scorre
Sogno un giorno tu possa pronunciarlo…