7.

In primavera sbocciò una margherita

In primavera sbocciò una margherita;

nessuno se ne accorse in quella distesa erbosa

tranne il giardiniere

che ogni giorno si preparava con i guanti da lavoro

per far visita alla nuova arrivata.

Passò la pioggia

e il fiore dovette dar fiducia al suo stelo,

ma durante le tempeste fitte

il buon signore proteggeva il fiore sotto una cesta

affinché si affievolisse la malvagità della natura

capace di sradicare anche l’albero più resistente.

Arrivò il giorno in cui il giardiniere partì,

portando con sé il sole;

segui la tempesta ma senza alcun riparo

e la margherita dubitò della forza del suo stelo.

L’impetuosità dell’acqua lacerò i petali

e quando le nuvole se ne andarono

ad abbracciare quel fiore provato

comparì un manto di stelle

e le fievoli luci riscaldarono il silenzio.

Ed ecco che l’alba quieta come un sussurro

con una carezza aprì gli occhi della margherita

provati e stanchi” secondo i passanti attenti

ma ciò che non era visibile

fu che la perseverante pioggia rafforzò le sue radici.

Nessuno se ne accorse

poiché la terra nasconde bene ciò che le è vitale

nessuno, tranne al tempo il giardiniere

che se lasciò il campo sapendo

che la sua margherita prediletta

avrebbe superato ogni tempesta.