In primavera sbocciò una margherita
In primavera sbocciò una margherita;
nessuno se ne accorse in quella distesa erbosa
tranne il giardiniere
che ogni giorno si preparava con i guanti da lavoro
per far visita alla nuova arrivata.
Passò la pioggia
e il fiore dovette dar fiducia al suo stelo,
ma durante le tempeste fitte
il buon signore proteggeva il fiore sotto una cesta
affinché si affievolisse la malvagità della natura
capace di sradicare anche l’albero più resistente.
Arrivò il giorno in cui il giardiniere partì,
portando con sé il sole;
segui la tempesta ma senza alcun riparo
e la margherita dubitò della forza del suo stelo.
L’impetuosità dell’acqua lacerò i petali
e quando le nuvole se ne andarono
ad abbracciare quel fiore provato
comparì un manto di stelle
e le fievoli luci riscaldarono il silenzio.
Ed ecco che l’alba quieta come un sussurro
con una carezza aprì gli occhi della margherita
“provati e stanchi” secondo i passanti attenti
ma ciò che non era visibile
fu che la perseverante pioggia rafforzò le sue radici.
Nessuno se ne accorse
poiché la terra nasconde bene ciò che le è vitale
nessuno, tranne al tempo il giardiniere
che se lasciò il campo sapendo
che la sua margherita prediletta
avrebbe superato ogni tempesta.