9.

LA NOTTE PIÙ MAGICA

Nel silenzio dell’inverno, l’imponente monte si erge,

Un gigante silenzioso avvolto in un manto candido.

La neve, come un abbraccio gelido, lo avvolge,

Risplende, al chiaro di luna, la distesa di cristalli.

I pini si chinano sotto il peso della neve,

Come guardiani silenziosi della natura selvaggia.

Il freddo, pungente e penetrante, rinchiude ogni animale

In sé stesso, dando tregua dai pericoli diurni in cui incorre.

Nelle gole profonde, il fiume scorre con grazia,

Indifferente al gelo, un’arteria viva in questo regno.

Questi elementi, d’inverno, creano la meraviglia della notte in montagna,

Possibile solo grazie a miliardi di fiocchi di neve.

Ognuno di essi, infatti, è il frammento di una danza,

Che con la sua coreografia irripetibile ricopre la vastità del monte.

E mentre osservo la magia dalla mansarda della mia baita,

La montagna innevata custodisce i miei sogni e speranze.