58.

I TUOI TRATTI

 

Cerco negli altri i tuoi tratti,

un sussurro…,

un movimento…

O forse sei tu che cerchi me,

e all’improvviso mi appari in una sfumatura,

in chi mi sta di fronte…

Vigili i ricordi che sono in me,

dolci presenze sempre all’erta,

mi fanno rinnovare la bramata speranza dell’incontro.

 

 

IMPRONTE

 

Impronte di tacchi alti nel fango,

mi feriscono il cuore.

Non mi resta che spiccare il volo

e immergermi nelle soffici nuvole

che mi celano a te.

Il tuo respiro è leggero,

occhi neri e ciglia folte mi cercano,

e riccioli lucidi e blu mi attraggono, prepotenti.

Belle le tue mani lisce che mi accarezzano dolci,

e con le labbra le sfioro:

mani che tanto hanno dato.

Bacio le tue palpebre:

tanto hanno visto i tuoi occhi,

che io non ho visto.

E tu non sei sereno,

ancora non in pace.

Ti darei la mia pace,

ti darei l’infinita armonia che è dentro di me,

ma non posso: è già dentro di te.

No! Non chinarti su di te per vederla!

Guarda avanti, guarda verso il cielo!

Là ti ritroverai, e la rinuncia

ti sarà leggera.

 

 

SORRIDI

Sorridevi

E nei tuoi occhi scuri

guizzava la seduzione per me.

Malizia pulita

dolcezza infinita

appartenenza e complicità.

Certezza d’amore

fermezza nel cuore

progetti leggeri

trascinano lievi:

passione d’amore

ricolma ogni dove.

Un pugno di mosche

se stringi la mano

I giorni buttati

non tornano più.

Testardo! I capricci ?

La scelta : sei tu.