L’arte del trasloco
1.
I libri dove troveranno posto
i libri la tua Dickinson Pavese
che spolveri ogni tanto con premura
Raboni il Novecento inglese quelle
frasi da rileggere chiosare.
La paura di perdere parole
vite quasi la libreria di noce
tenesse in sé un ordine alle cose
radicando noi le voci in giardino
la filosofia di Kant e il passaggio
delle nuvole. Abbi cura di loro
mi dici come si fa con l’amore
mentre cerchi Montale con gli occhi
i lirici greci e hai sguardi per tutti
a contenere da madre proteggere.
Non dimenticheremo nulla vero?
nemmeno noi gli scaffali vuoti
il cielo pensi sciogliendo i capelli
e sei bella nella camicia bianca
in un giorno qualunque a settembre
il mondo fuori la periferia
e il silenzio degli alberi la luce.
2.
Ma la felicità? La insegnano forse
i gerani appesi al sole la loro
pazienza domestica di aprirsi
ai colori nei balconi a settembre
o forse appartiene alle cose e non sai
di lei se non per istinto difetto
proprio quando ti sfugge in silenzio
nel cappotto stile anni Ottanta
o in qualche disegno di tuo figlio
bambino dove hai solo mani e capelli
e c’è un cuore sotto a dirti ecco sei
tu. Giorni da trasloco questi giorni
che separi le camicie dai giochi
i silenzi e i luoghi a destra la vista
dei tetti altrove le rondini in fuga.
Così felici abbastanza non troppo
noi come un bacio al ginnasio dato
di fretta dimenticato per sempre
poi prima di finire nel buio
in una scatola messa da parte
da chiudere con lo scotch rosso quello
che sigilla bene che dura una vita.
3.
Conserveremo forse una matrioska
i tuoi diari scritti a mano l’alba
dell’autunno di città quando i tram
passano in silenzio e sai della vita
che c’è. Altro lo daremo alla memoria
la tua la mia numerando ogni cosa
affinché non si perda. Così il tappeto
di canapa le tinte da capelli
i sacchi gialli della spesa noi.
Ne terremo conto un po’ alla volta
dopo i cambi nell’ armadio e le nuvole
a novembre se una dolcezza inquieta
avrai negli occhi prima di un giorno
nuovo. Dirai poi dell’azzurro da dare
alla camera di altre vernici
che fanno colore pensando al cielo
a quanto mondo c’è per chi lo vuole.
E tutto sarà compiuto sarà
per sempre anche le mensole in cucina
l’odore del caffè un bacio il tempo
accade questo in modo naturale
come nella poesia d’amore.