Alberto Moravia (Roma, 1907 – 1990), scrittore, giornalista, saggista e drammaturgo, è stato uno dei più importanti romanzieri del XX secolo. Tra i suoi libri più noti, tradotti in tutto il mondo, “Gli indifferenti”, “La ciociara”, “La romana”, “Racconti romani” e “La noia”. Premio Strega nel 1952, fu più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura. Dai suoi romanzi sono stati tratti numerosi film, tra i quali “La ciociara” di Vittorio De Sica, “Il disprezzo” di Jean-Luc Godard e “Il conformista” di Bernardo Bertolucci. I versi che seguono, inediti alla morte dell’autore, sono stati pubblicati a cura di Alessandra Grandelis nel volume “Poesie” (Bompiani, 2019).
Mese: Aprile 2019
Claudia Di Palma, nata a Maglie nel 1985, vive e lavora a Lecce. Tra le sue esperienze più importanti si annovera la passione per il teatro. Ha collaborato con “Astragali Teatro” (2005) e “Asfalto Teatro” (2006/2012). Nel 2016 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Altissima miseria (Musicaos Editore), ricevendo diversi premi e riconoscimenti (Vincitrice del Premio Nazionale di Poesia “Luciana Notari” nella sezione “Opera prima”, Finalista Premio Gradiva-New York, Finalista Premio Internazionale di Letteratura “Città di Como”, Attestato di Merito al Premio Internazionale di Letteratura Alda Merini - Brunate, Vincitrice del Premio speciale del Presidente della Giuria del Concorso “Interferenze” indetto da “Bologna in Lettere”, “Medaglia d'onore” al Premio Internazionale di poesia “Don Luigi Di Liegro”).
Andrea Galgano (1981), poeta, scrittore e critico letterario, è nato e cre¬sciuto a Potenza. Collabora con il periodico online “Città del Monte” e per le pagine culturali del quotidiano «Roma - Cronache lucane». È docente di Letteratura presso la Scuola di Psicoterapia Erich Fromm di Prato-Padova e fondatore e direttore responsabile di “Frontiera_di_pa¬gine_ magazine_on_line”. Ha scritto i libri di poesie Argini (Lepisma, 2012) e Downtown (Aracne, 2015) Non vogliono morire questi canneti (CartaCanta – Capire Edizioni, 2019, a cura di Davide Rondoni), per Aracne i saggi Mosaico (2013), Di là delle siepi. Leopardi e Pascoli tra memoria e nido (2014), Lo splendore inquieto (2018), e con Irene Battaglini i due volumi Frontiera di Pagine (2013, 2017) e Radici di fiume (Polo Psicodinamiche, 2013).
Christian Sinicco è nato a Trieste nel 1975. Nel 2002 diviene caporedattore di «Fucine Mute», tra i primi periodici multimediali ad essere iscritto nel Registro Stampa in Italia (1998), dove avvia il progetto di catalogazione della poesia delle nuove generazioni; intervista anche alcuni tra i poeti italiani più significativi, come Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani e Franco Loi. Ha pubblicato: Passando per New York (LietoColle, 2005; prefazione di Cristina Benussi), la plaquette Ballate di Lagosta Mare del Poema (CFR, 2014; introduzione di Alberto Bertoni e nota di Cristina Benussi) e il libro d'arte Città esplosa (Prova D’Artista / Galerie Bordas, Venezia 2016; introduzione di Giancarlo Alfano) poi contenuto in Alter (Vydia, 2019; prefazione di Giancarlo Alfano). Le sue poesie sono state tradotte in bielorusso, catalano, croato, inglese, lettone, olandese, sloveno, spagnolo, tedesco e turco. Attualmente dirige «Poesia del nostro tempo – poesiadelnostrotempo.it» ed è redattore di «Midnightmagazine» e «Argo», per cui ha curato anche l'indagine sulla nuova poesia dialettale L’Italia a pezzi. Antologia dei poeti in dialetto e in altre lingue minoritarie (1950-2013) (Gwynplaine 2014) e gli annuari di poesia. Si occupa di lingue e dialetti nelle giurie dei premi Giuseppe Malattia della Vallata e Pierluigi Cappello, dirige il piccolo festival Ad alcuni piace la poesia (Montereale Valcellina, PN); a Trieste ha fondato il gruppo di poesia Gli Ammutinati e, in seguito, la Lips - Lega Italiana Poetry Slam, di cui è stato Presidente, nonché ha diretto alcuni festival, tra cui Iperporti - Scali Internazionali di Letteratura. Il suo sito è https://christiansinicco.wordpress.com/.
“Anestesia e perturbamento”. Nota di lettura a Senza titolo di Manuel de Freitas e Federica Gullotta (Edb edizioni, 2019) di...
Stella Timonidou nacque nel 1946 a Salonicco. I suoi anni d’infanzia li trascorse nel paese di Lahanas per poi tornare con la famiglia nella sua città natale. Nel 1969 si laureò in Lingua e Lettere inglese all’Università Aristotele. Dopo aver trascorso un anno a Londra, andò ad insegnare nelle scuole medie, prima a Goumenissa e in seguito a Salonicco. Nel 1984 insegnò nella Scuola Sperimentale dell’Università di Salonicco. Nel 1987 ottenne una borsa di studio Fulbright per partecipare al seminario di Studi Americani all’Università del Minnesota. È in quella città che conobbe il suo futuro marito, lo storico e poeta olandese Kees Klok. Dal 1989 fino al 1995 lavorò a Düsseldorf nell’Ufficio per l’Educazione greca, e nel 1996 a L’Aja, all’Ambasciata greca. Si dedicò inoltre alla scrittura di articoli di linguistica e letteratura, e alla scrittura e traduzione di poesia. Oltre alla sua lingua materna parlava e scriveva correttamente in inglese, tedesco, francese e olandese. Tradusse dall’inglese e dal neerlandese diversi poeti, tra i quali Eijkelboom, Buddingh’, Herzberg, Alvi e Hotz. Le sue traduzioni apparvero su diverse riviste letterarie greche. Curò insieme al marito una corposa raccolta di scritti d’autori ciprioti tradotti in neerlandese, raccolta che venne pubblicata nel 2004 come numero unico sulla rivista letteraria fiamminga Kruispunt. Del marito tradusse in greco il saggio storico Afrodite e Europa, traduzione pubblicata nel 2005 dalla University Studio Press di Salonicco. Intraprese il progetto di tradurre il romanzo Max Havelaar dell’autore olandese Multatuli, romanzo già apparso in diverse lingue ma non ancora in lingua greca. Non riuscì portare a termine il suo progetto perché nel settembre 2007 le diagnosticarono un tumore. Muore nel dicembre dello stesso anno nella città olandese di Dordrecht. È sepolta a Lahanas, nel suo paese d’infanzia. Nel 2009 esce la sua raccolta di poesie Eindeloze nachten.
Patrizia Filia, nata nel 1953 in Francia da genitori italiani, è regista teatrale, drammaturga, scrittrice e traduttrice. Vive e lavora in Olanda dal 1982, dopo aver trascorso vent’anni a Torino. Di lei sono stati pubblicati in Olanda il monologo Medea (1996); la raccolta poetica De schaduw van het park (2013); il dialogo Sapfo (2015); il ricordo In de Mokumse jaren (2016); la versione italiana del ricordo Negli anni di Mokum (2017). Nel 2018 sono uscite le edizioni bilingue dei florilegi De eenzamen/Il solitario con poesie di Jan Jacob Slauerhoff; Blues con poesie di Kees Klok. Nello stesso anno è uscito inoltre Il suo ciclo poetico Astarte, edizione bilingue di Kop leeg e Testa vuota, pubblicati rispettivamente nel 2015 e 2017.
Antonio Perrone (Napoli 1991) è dottorando in Filologia presso l’Università Federico II, con una tesi sulla lirica barocca. Ha lavorato sulla metrica di Pagliarani in un saggio pubblicato su COntemporanea 2017 (Fabrizio Serra editore) e in un altro su Testo a Fronte (in corso di pubblicazione). È redattore di Levania Rivista di Poesia, e ha pubblicato degli inediti su Nazione Indiana, Poetarum Silva, Levania. Ancora al 2017 risale la sua prima raccolta di poesia (Limina Mentis), e un lavoro di silloge con commento ai poeti italiani del ‘900 (Aracne).
Mauro Ferrari Le nuove Origini di Giancarlo PontiggiaQualche nota a Il moto delle cose I Se in Origini1 Giancarlo Pontiggia...
Susanna Tamaro, Il tuo sguardo illumina il mondo, Solferino, Milano 2018 – Lettura di Marco Nicastro
Uno sguardo che non illumina. Su Il tuo sguardo illumina il mondo di Susanna Tamaro. Il libro avrebbe potuto essere...
STEFANO VITALE, La saggezza degli ubriachi. Poesie; La Vita Felice, Milano 2017 L’ossimoro del titolo rispecchia la natura dell’uomo, che...